Cast no shadow.

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game on‚AJ!
view post Posted on 14/3/2012, 14:48




23m3eyt

Londra - 7 Dicembre.
Stupida oca.Fu tutto quello che la mia mente riuscì a concepire in quel momento,che non fosse volgare.Non riuscivo a immaginare come facesse Bethany ad essere così stupida e oca,se si impegnasse per riuscire a interpretare la parte o se fosse già nata così e non poteva aspirare a niente di meglio.Un po mi faceva pena a dire il vero ma neanche troppo da farmi disperare per la sua superficialità,così non mi pentii neanche un po li per li,quando la lasciai da sola e uscii dal bar per fumare una sigaretta e dimenticare almeno per un momento che stavo trascorrendo troppo tempo con persone che non sarebbero mai riuscite a capirmi.Però rimasi vagamente delusa quando neanche l’ultimo tiro riuscì a darmi sollievo,a riempirmi,a dire il vero non era quello che volevo.Volevo sentirmi appagata e invece mi sentivo vuota come non ero mai stata,possibile che stessi sprecando la mia vita a diciassette anni?Possibile sprecare la vita già da allora?Interrogativi che non volevo pormi con troppa insistenza,perché sapevo la risposta,si e si.Qualche minuto dopo,dopo un altra sigaretta e una leggera sensazione di sollievo Beth,uscì dal bar traballando sulle spalle di un ragazzo,che aveva adocchiato poco prima al bancone e con il quale stava flirtando mentre ero ancora presente nella stanza.Non sapevo dove si fossero spinti,ma quando lo vidi trascinarla in in vicolo ebbi l’impulso irrefrenabile di seguirli,non che fosse affar mio,Beth era già maggiorenne e poteva fare quello che voleva,ma volevo essere sicura che lei lo volesse in primis.Così in pochi secondi,dopo aver spento la sigaretta a terra arrivai alle spalle del ragazzo mentre lui si accingeva a pomiciare con Beth.Lei era ubriaca fradicia,ero pronta a tirare un bel pugno sul naso di quell’idiota.Ebbi una brutta sensazione quando sentii due braccia avvinghiarsi da dietro su di me.Un ragazzo,di circa vent’anni,ubriaco anche lui,ora aveva iniziato a baciarmi sul collo,come se fosse affamato della mia stessa pelle.Cercai di urlare e di sciogliere la sua presa.Sembrava il sogno ricorrente nel quale cerchi di urlare ma non riesci,ti manca la voce.Non c’è sensazione più brutta di quella,lo avevo capito già sognandolo,ma dal vivo era tutta un altra cosa.Fortunatamente tirai un calcio e il fato volle che gli arrivasse proprio nei genitali.Se lo meritava.Addio figlio ipotetico di quel tipo.Pensai mentre mi assicuravo che non mi avrebbe più assicurato,gli lanciai un calcio sul petto e lo stesi.Per un momento mi scordai completamente di Beth e del fatto che lei anziché cercare di liberarsi da lui faceva il contrario.Puttana.Pensai a denti stretti mentre mi allontanavo velocemente da li dopo aver sventato uno stupro.Ero stata fortunata,lo sapevo,poche avevano avuto la mia stessa fortuna,e sfortuna allo stesso tempo,quasi nessuna e molte.Allo stesso tempo ero amareggiata da quello che era appena accaduto.Mi sfiorai il collo per poter cancellare il passaggio delle labbra di quel ragazzo,era ancora umido della sua saliva,e perdevo anche un po di sangue,mi aveva anche morso,fortunatamente era così insignificante la perdita che dopo qualche secondo si fermò.L’unica cosa che volevo era cancellare quel ricordo dalla mia pelle,dalla mia mente e dalla mia vita,cancellare Bethany,tutta quella serata.Così mi ritrovai a casa.Non c’era nessuno per mia fortuna,ed entrai nella doccia senza pensarci due volte.Rimasi per qualche minuto ferma a fissare il vuoto,per poi prendere di nuovo le redini della ma vita e passarmi sapone ripetutamente concentrandomi soprattutto sul collo.L’acqua mi fece tornare come nuova,anche un po sotto il punto di vista psicologico a dire il vero,aveva filtrato i miei ricordi e li aveva purificati momentaneamente.Quando uscii dalla doccia era tornato a casa qualcuno.Cercai di mostrarmi meno sospettosa possibile,e quando mi accorsi che era mia madre tirai un sospiro di sollievo.Quel momento sarebbe stato molto più fastidioso se fosse stato Philip ad essere tornato da qualsiasi cosa facesse per vivere.”Va tutto bene Jacqueline?E’ tutto apposto?” la voce di mamma mi arrivò totalmente inaspettata tanto da farmi sospettare.Dovevo avere qualche espressione sul viso,perché se mi aveva chiamato Jacqueline doveva essere sembrata una cosa seria,usava il mio secondo nome solo quando era davvero preoccupata,quando vedeva qualcosa non da mamma ma oggettivamente.Eppure,anche se sapevo che lei era certa che qualcosa non andasse bene,scelsi di mentirle,ovviamente,speravo che niente di quello fosse davvero accaduto.”Sto bene mamma,smettila di essere così apprensiva.” Non volevo realmente che la smettesse,era confortante sapere che lei sapeva quando avevo bisogno di lei,e stava a me scegliere se condividere con lei o meno i fatti.

Londra - 20 Gennaio.
Ehi AJ,come stai?
è da un po che non ci sentiamo.
Mark(il ragazzo del bar) mi ha detto cosa ti ha fatto
Jackson (il ragazzo ubriaco),non so che dire

oltre che mi dispiace un sacco.

Dobbiamo assolutamente vederci
e parlarne,rispondimi per favore.
xoxo

 -Beth.


Era ormai più di un mese da quando era successo tutto.E Bethany non voleva saperne di lasciarmi in pace.Avevo cercato più e più volte di farle arrivare il messaggio in modo indiretto,ma lei dimostrava di non demordere,e quella ne era l’ultima prova.Continuava ad inondarmi di messaggi.Opzioni,elimina.Eliminare il messaggio? Si.L’ultimo di una grande serie di messaggi eliminati.Pensavo davvero che sarebbe finita così,come sempre,che avrebbe lasciato perdere,gettato la spugna.Quello che non avevo minimamente immaginato era quello che mi si presentò poco dopo essere uscita di casa davanti agli occhi.Volevo uscire,prendere una boccata d’aria e avevo dato appuntamento a Katherine,Damian e Anne.Decisi di andare a piedi visto che era vicino e sbagliai di grosso visto che Bethany mi intercettò correndomi incontro come fa un maniaco con una star famosa,peccato che io non avessi una scorta lì pronta a proteggermi,anche buttando la propria vita per la mia.”Aster!Aspetta,parliamone,AJ,aspetta!” disse mentre io continuavo a camminare nonostante lei cercasse di continuare a sbarrare la mia strada,nonostante fosse più grande era più bassa e secca,quindi avrei potuta stenderla facilmente se fossimo arrivate a qualche scontro fisico.Mi provocò tanto fastidio il fatto che mi chiamò AJ che ad un tratto non riuscii più a trattenermi dallo sputarle in faccia parole infuocate senza neanche un minimo pentimento ne ora ne futuro,forse era per quello che avevo evitato un confronto,non mi sarei pentita di averla ferita profondamente,ne in quel momento ne successivamente.A me non importava più niente di Bethany.”Per prima cosa non chiamarmi AJ.Come seconda cosa stammi lontano.Potrai anche essere una puttana,ma noi due siamo fatte di pasta diversa.Io non sono come te.” presi fiato. “Ora ho finito tutto quello che avevo da dirti,quindi sparisci.” Le dissi in un tono tra l’urlato e il parlato,mentre cercavo di trattenere tutte le altre cose che avrei voluto dirle e soprattutto la rabbia.Era riuscita a scatenare la Aster vendicativa e subdola che passava sopra i sentimenti di chiunque,sopratutto sui suoi.La tolsi dal mio passaggio,era rimasta senza parole,perché quello che le avevo detto era vero e lei lo sapeva fin troppo bene.Decisi di boicottare l'incontro che avevo in programma,dopotutto qualcuno doveva per forza averle rivelato il luogo,visto che avevo fatto una strada che in genere non facevo mai.Maledetti.Pensai mentre cambiai idea e optai per andare in macchina.Probabilmente non ero abbastanza lucida per guidare,ma in quel momento me ne fregai altamente.Guidare era l'unica cosa che mi faceva sentire davvero libera,ero io a scegliere dove andare.Decisi di perdermi,o meglio di credere di farlo,la verità era che conoscevo quasi ogni strada che percorrevo,solo che non mi fermavo mai,volevo andare in un posto dove non ero mai stata.Così iniziai a girare,avanti,destra,sinistra.Avanti,sinistra,destra,sinistra.Arrivai in un quartiere di Londra che conoscevo poco e soddisfatta girai le chiavi nella toppa e spensi l'auto.Richiusi lo sportello dietro di me e poi chiusi la macchina.Entrai nel primo locale che vidi.Cast no shadow.Mi piaceva come nome da dare ad un locale.Era lo stesso di una canzone degli Oasis,che conoscevo troppo bene.In quel momento,mentre varcavo la soglia continuava a ripetersi nella mia mente,sebbene fosse presente altra musica all'interno,dovevano essere i Survivor,con Eye of the tiger.Mi avvicinai al bancone posando la mia borsa su di esso.Il locale era abbastanza affollato,tanto che il barista si accorse di me dopo qualche minuto.Un bel ragazzo,spalle larghe,occhi azzurri."Nuova di qui,dolcezza?Comunque devi essere maggiorenne." disse mentre puliva un bicchiere.Presi il documento falso che usavo in parecchi momenti e glielo mostrai."Lo sono,dolcezza.Prendo una crema di whisky." Ripetei lo stesso aggettivo che aveva usato lui poco prima con me e lo vidi dileguarsi divertito per portarmi quello che gli avevo ordinato.Nel frattempo controllai il cellulare e vidi ben 7 chiamate perse,di Anne.Doveva averlo detto lei a Bethany,perchè normalmente nessuno si sarebbe preoccupato della mia assenza,non era la prima volta che non mi presentavo e sapevano che se non arrivavo in dieci minuti non sarei arrivata.Sbuffai guardando lo schermo con disprezzo e sobbalzai quando il barista spuntò da dietro lo schermo con la bottiglia.Versò il liquore grigio nel bicchierino,e gli dissi di farmelo doppio.Mi guardai di nuovo intorno,sperando che in poco avrei dimenticato tutto quello che c'era.Ne finii uno,poi un altro,ma rimasi lucida come non ma,o almeno credevo.Dopo aver finito di bere mi alzai in piedi,su una gamba.Equilibrio perfetto,ero ancora sobria.Mi passai una mano fra i capelli,l'alcol non avrebbe guarito niente,così scelsi di non proseguire a bere.Tornai a sedere e ritrovai il barista a fissarmi."Sono sobria." dissi guardandolo negli occhi con fermezza.Poi tutto iniziò a farsi più sfocato e la testa iniziò a girare.

Per Austen.



Edited by game on‚AJ! - 16/3/2012, 21:11
 
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Austen Duffert
view post Posted on 14/3/2012, 20:21







If I die young, bury me in satin
Lay me down on a, bed of roses
Sink me in the river, at dawn
Send me away with the words of a love song
Uh oh, uh oh

Ho sempre pensato alla mia morte ,una morte giovane.Quello che mi girava per la testa quelle settimane di dicembre era per lo più il testo di quella canzone "If i die young" dei The band Perry...e devo dire che se la canzone era triste,la visione di un film di Nightmare on Elm Street a cadenza settimanale non mi sollevava proprio: vedere la morte di miei coetanei anni 80 e 90 era...triste,mi faceva riflettere.Una mattina,era il 13 dicembre e,per quanto ora mi sembri impossibile crederlo,non era un venerdì,piùttosto un giovedì se non vad0 errato,un perfetto giovedì freddo e buio,sena dubbi un giorno da dimenticare. Ricordo tutto di quella matina gelida: l'inquietante canzoncina delle bambine che saltano a corda e che...gioiscono all'idea di essere uccise da un maniaco col maglione a righe in testa,la strana visione di una maserati mc12 sotto casa,la luce artificiale di un vicino troppo furbo per accettare lo spegnimento del sole tra soli...5 miliardi di anni? E,come se non bastasse la tristezza,la sofferenza e la rabbia che una devastante sconfitta ad Army of Two mi aveva destato.Una mattinata del tutto usuale ad eccezione dell'ultima delle spiacevoli situazioni descritte.Subito i miei pensieri furono interrrotti dal suono inaspettato del mio Blackberry che annunciava un messaggio in arrivo: era Kaiyla ,la mia ex,una tipa appiccicosa,noiosa e soprattutto...vergine.Si sa quanto si montano la testa quelle intoccabili santarelle che,dopo il primo contatto con qualcosa di ...duro da accettare,non ti mollano più,ti tempestano di sms,mail o,nei casi più gravi,come nel mio,perfino lettere a casa: Ho una famiglia,una sorellina facilmente influenzabile...non puoi farmi recapitare questa spazzatura a casa,ok ?! Detto questo,il messaggio diceva " che fai oggi? Usciamo per un gelato?" risposi a quel messaggio e,anche se il cinismo che guida la descrizione concreta dei fatti farebbe pensare il contrario, cercai di esser il più gentile possibile,limitandomi ad un"Ho un casino di lavoro da fare,il prof ci ha praticamente costretti a inventare l'intera sceneggiatura di un film completamente in francese...patetico,no? Solo perchè l'unico film francese che ha vinto gli oscar quest'anno è stato un pianto,o ...almeno creo...vuol dire forse che noi abbiamo il potere di sconvolgere l'ottica cinematografica francese?" L'uso di così tante parole in un messaggio per una ragazza da mollare sembrerà contraddittorio,ma...pensavo che sapere quale film,francese per giunta,avesse vinto gli oscar,fosse molto da nerd o...quantomeno non puramente eterosessuale.Idee buttate al vento, speranza vane, fu tutto quello che riuscii a ripetermi quando l'assordante suoneria del cellulare si fece portatrice del chiaro messaggio che la ragazza non voleva assolutamente demordere.Al secondo messaggio,più o meno come il primo,fui quindi costretto a dare una risposta affermativa affiancata dall'entusiasmo di una faccina sorridente che,per non so quale motivo,mi sentii in dovere di inviare.Mi presentai alle 17 esatte ad un0 dei tanti parchi di Londra che non avevo mai visto,aspettado una vista che...speravo di non ricevere. Kayla arrivò solo 30/40 secondi dopo di me, il che dovrebbe già chiarire la criticità della situazione e mi chiamò dall'altra parte della strada.Feci per attraversare, mi bloccò la vista di una macchiana che correva all'impazzata,con disinvoltura presi il blackberry per vedere l'ora,il lettore musicale era aperto e lessi tra le righe il titolo della canzone in riproduzione " If I di young" e..è l'ultima cosa che ricordo di quel giorno,oltre al fatto che ,senza saperlo ,avevo evitato la macchina in corsa non restando sul marciapiede,ma continuando a camminare sulla strada con la maggiore convinzione possibile per poi...fare bum con un bel transatlantco dal conducente ignoto,questa ,almeno, è la spiegazione che sono riusciti a darsi i medici.Mi sono svegliato dal coma poche setimane fa,un'esperienza tra vita e morte,che oscilla tra le vacue speranze di un futuro pieno di sogni e...l'incombenza di una coscienza più diretta della realtà,un sentimento molto...molto Leopardi,che,però,secondo lui,si prova per lo più in età matura,quando l'esperienza ti rivela la crudeltà delle direttive vigenti nel cosmo.Non voglio parlare di drammi,inoltre qualcosa di positivo il coma me l'ha portato: ho detto a Kayla che non posso più vederla,mi ricorda troppo una vita che...voglio dimenticare,un giorno che mi ha segnato e cose strappalacrime del genere,ha funzionato,se i medici hanno fatto molto per riprendermi allo shock,bisogna dire che anche lo scrollarsi di dosso un peso del genere ha avuto il suo ruolo! Sono al settimo cielo,single e,molto molto "affamato",si...prenderò un sandwich!
I miei non mi permettevano di uscire,non lo ritenevano profiquo ai primi mesi di ripresa,non a piedi,ma con la mia Mustang avevo accesso ovunque, senza limiti,pronto a godermi la librtà di una vita che sentivo,finalmente,rinascere.

Lord make me a rainbow, I’ll shine down on my mother
She'll know I’m safe with you when she stands under my colors, oh and
Life ain't always what you think it ought to be, no
Ain't even grey, but she buries her baby
The sharp knife of a short life, well
I’ve had, just enough time

Andai a trovare mia nonna,era una persona che mi trasmetteva sicurezza,l'unica in grado di farlo in un momento del genere,abitava in un paesino Chance Harbor,Washington a...parecchi chlometri da casa,ma per quel sorriso avrei scalato vette senza fine a mani nude. La cittadina,si,somigliaa più ad un città che al paesello di provincia che ricordavo,era graziosa: alberi in fiore ovunque,giardini e volti allegri,così almeno mi sembravano dalla mustang che,veloce,non dava ampio spazio alla visione del...del resto. Comunque la sua casa er lontana dal centro,una villa di periferia,sul lago...e...con "villa sul lago" penso di aver detto tutto, praticamente un paradiso!. Comunque non me la sentivo di continuare un viaggio così estenuante e sostai in un bar del centro con il nome che mi ricordva il titolo di una canzone degli Oasis...o,forse,era il titolo di una canzone deglio Oasis.Entrai con disinvoltura nel panico generale di un villaggio alla vista di un barbaro e notai una ragazza sul bancone,aveva capelli lunghi e ramati,un sorriso agghiacciante e...labbra mozzafiato,uno splendore,per la prima volta dopo tanto,provai attrazione per una ragazza.In lei c'era qualcosa di familiare,un volto consciuto in un sogno segreto,non un sogno erotico,uno i quelli veri con tanto di balconata a fiori gialli...ok non ho mai fatto quel tipo di sogno,ma...vederla sembrò come...averl0 fatto,viverlo e...desiderare di non svegliarsi mai più. Con la goffaggine più assurda andai al bancone dicendo Il prossimo lo offro io ad un cameriere perplesso e palesemente sconvolto dal mio arrivo improvviso e dalla mia sfacciata confidenza.Non era di lui che mi importava, aspettavo la reazione della ragazza...

mettime la scritta come la tua colori ecc...così facciamo una cosa omogenea



Edited by Faye‚ - 16/3/2012, 20:54
 
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game on‚AJ!
view post Posted on 16/3/2012, 22:05




”Il mondo è tondo.” Rise,non sapeva il perché,ma in qual momento trovava esilarante praticamente ogni cosa,il fatto di aver appena fatto la rima senza neanche volerlo,ma sarebbe bastata persino una parola,avrebbe riso anche del suo nome.Era sull'orlo della decenza pochi minuti prima,quando aveva iniziato a balbettare frasi insensate sulle puttane e sui ragazzi,ora lo aveva sorpassato,era in una fase preoccupante,quella delle risate isteriche seguite da depressione.Il barista,che,da quanto aveva capito,si chiamava Andrew continuava a fissarla incuriosito dall'altra parte del bancone,probabilmente per vedere i risvolti che l'alchol aveva su di lei.Nel frattempo aveva iniziato a trascinare l'indice sull'orlo del bicchiere,affacciandosi sulla fase malinconica.Continuava a fissare i resti di quello che assomigliava a del rum nel suo bicchiere,doveva aver bevuto parecche cose per passare dal whiskey al rum.Sospirò,come poteva la sua vita essersi ridotta a quello,a quello squallore.Si passò una mano sul viso cercando di recuperare un pò di lucidità.Focalizzò la sua attenzione nuovamente sulla musica,adesso nel locale risuonava il ritornello di una canzone,che non identificò subito,perchè in quel momento le sembrava tutto confuso.Poi riuscì a riconoscerla,Signorina Primavolta dei Tre Allegri Ragazzi Morti.Forse avevano ragione loro,aveva dato troppa importanza alla prima volta e ne era rimasta delusa.La prossima la avrebbe decisa lei.Andrew riuscì a liberarsi da tutti gli altri clienti e ad avvicinarsi a lei.Scivolò poi fuori dal bancone e le offrì un bicchiere con un infuso dentro.”È gratis.Bevilo,dovrebbe farti passare il mal di testa e la nausea.” disse Andrew con voce calda e rassicurante.In quel momento dovè combattere contro l'impulso di stringersi addosso al suo torace e lasciare che il contatto la riscaldasse.Non ci aveva fatto caso prima,ma Andrew era davvero un bell'uomo,sui 25 anni,alto,moro dagli occhi azzurri.Lo guardò dritto negli occhi per la prima volta.”Grazie..” Sussurrò Aster mentre,dopo aver preso un sorso,la nausea si affievolì così come il mal di testa.Prese un altro sorso,guardò Andrew che si andava a sedere accanto a lei.Il suo cuore mancò un battito,mentre Andrew posò una mano sul suo ginocchio e la strinse leggermente.Le sorrise e lasciò la presa per tornare al bancone,lasciandole un bicchiere d'acqua.Sapeva che non aveva un fantastico sapore.La sua gentilezza la fece sorridere.


Da finire <3.

Edited by game on‚AJ! - 7/4/2012, 18:51
 
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